Scrum Guide 2020, le novità
Nei giorni scorsi è stata presentata la nuova Scrum Guide 2020 (download diretto in PDF). Contiene molte novità e cambiamenti importanti.
La nuova Guida è molto meno prescrittiva come provano le sole 14 pagine rispetto alle 19 della versione precedente. È già stata riassunta molto bene in una sola pagina da Derek Davidson nel suo Scrum Aide Memoir che si può scaricare liberamente.
Un confronto dettagliato tra la nuova versione e quella precedente della Scrum Guide è stato fatto qui (in inglese). Alcuni punti che vale la pena evidenziare, in ordine sparso:
- È stato tolto ogni riferimento specifico allo sviluppo software
- Sono spariti alcuni termini storici quali “servant leader” e “self-organization” e ne sono apparsi altri come “self-management” e “lean thinking” (quest’ultimo un po’ a sproposito IMHO)
- Il termine Development Team è stato rimosso, viene dato più spazio allo Scrum Team nel suo insieme piuttosto che ai singoli ruoli che ora sono Scrum Master, Product Owner e Developers. Interessante a riguardo notare come il primo ruolo ad essere descritto è Developers mentre nelle versioni precedenti si iniziava dal Product Owner
- Sono sparite, finalmente, le tre noiosissime domande a cui rispondere durante il Daily
- Lo Sprint Planning ha ora tre elementi anziché due. Il nuovo elemento è stato inserito al primo posto ed è relativo al valore generato dallo Sprint (“why is this Sprint valuable”)
- A ciascuno dei 3 artefatti: Product Backlog, Sprint Backlog e Increment è stato ora associato un Commitment: rispettivamente Product Goal, Sprint Goal e Definition of Done. Vale la pena notare che nella versione precedente della Guida la parola Commitment era citata una sola volta e solo come uno dei 5 valori di Scrum. La novità qui è il Product Goal che va parzialmente a colmare una lacuna del framework: la mancanza di una prospettiva di prodotto più ampia, e che rappresenta il target a lungo termine rispetto al quale vengono gestiti il Product Backlog e la pianificazione
- Nella descrizione della Retrospettiva non viene ora mai citato il ruolo dello Scrum Master
- La dimensione massima del team non è più rigidamente stabilita in 9 persone
- La Guida è ora molto meno prescrittiva anche a proposito del Product Backlog Refinement. Si specifica in modo ancora più chiaro che il refinement consiste nello spezzare e definire meglio gli item del Product Backlog, ed è un’attività continua e quindi non vincolata o limitata a uno specifico evento (“the act of breaking down and further defining Product Backlog items into smaller more precise items. This is an ongoing activity…”)
A completamento di quanto sopra ci sono 3 aspetti che ci preme sottolineare. Sono 3 aspetti su cui molti team si focalizzano e che causano ogni sorta di problemi e disfunzioni. Ma la Scrum Guide non li prevede:
- la Guida non cita mai né Story Point né Velocity; non sono mai stati parte del framework Scrum e grazie a Dio continuano a non esserci;
- nella nuova versione non si parla più di Stime (Estimation); è presente una sola volta la parola “sizing” che ha però un significato diverso;
- non viene più citata la parola Priorità; si parla solo di ordinamento del Product Backlog e anche in questo caso il significato è molto diverso.
Fate attenzione quindi, se il “vostro” Scrum pone l’accento e l’attenzione su Stime, Prioritizzazione, Story Point e Velocity, molto probabilmente siete su una strada sbagliata.
P.S. Nella Scrum Guide non si parla nemmeno di User Stories…
Foto di Colton Sturgeon da Unsplash