Uno, nessuno, centomila… progetti
A novembre ho partecipato a due delle principali conferenze che parlano di sviluppo e metodologie Agili in Italia: Better Software a Firenze e Italian Agile Days (che ha guadagnato il plurale quest’anno!) a Reggio Emilia. Ho parlato di gestione di un portfolio di progetti secondo l’approccio Lean e Kanban.
Gestire un singolo progetto è un conto, gestire un insieme/portafoglio di progetti è tutt’altra cosa, giusto? Per non parlare di servizi e supporto, tutt’altro contesto e tipo di problematiche, ovvio no? Invece… Incertezza e variabilità: le stesse. Principi e criteri alla base delle decisioni chiave: gli stessi. Cosa fare? chi lo fa? quando? quanto costa ritardare? Lasciare aperte il maggior numero di opzioni, ritardare le decisioni, minimizzare i rischi. E’ “tutto” qui.
Vi occupate di un solo progetto? o di molti progetti in parallelo? lavorate a un prodotto legacy? oppure a un’idea di startup? non gestite “progetti” ma fornite servizi? oppure fornite supporto? scenari molto diversi -> approcci molto diversi, giusto? non proprio. uno, nessuno, centomila progetti? c’è in comune molto più di quanto si possa immaginare: origine e tipologia delle idee e richieste (chi chiede, cosa chiede), criteri di selezione (cosa si fa e cosa no), persone (chi lo fa), metriche (per imparare, migliorare). visualizzare cosa sta accadendo, evidenziare e affrontare blocchi, impedimenti, problemi, gestire l’incertezza e la complessità sono aspetti comuni a tutti questi scenari. è solo/tutto un problema di flusso…
Queste le slide della presentazione per Better Software 2013.
e il video registrato durante Italian Agile Days